Perché in Italia? - GSO

Perché in Italia?

Il viaggio in Italia ha origini molto antiche, risale a quando i pellegrini compivano pellegrinaggi camminando lungo le strade del paese, con fini religiosi e penitenziari. Successivamente, vennero gradualmente seguiti da mercanti e predicatori, studiosi e artisti itineranti interessati alla bellezza del paese e alle opere d’arte lasciate dai precursori. Roma diventò quindi la destinazione prediletta, tutti volevano vedere il Colosseo, esplorare i resti Romani, ammirare i capolavori eretti prima ancora della loro nascita. Di conseguenza, durante il quindicesimo secolo, il viaggio in Italia è iniziato a diventare un’occasione di vita mondana, oltre che religiosa. Inoltre, si iniziava a sviluppare anche un interesse culturale, rendendo Roma anche una destinazione di studio e cultura.

Presto, anche altre città iniziarono ad attrarre interesse e ad essere visitate, come Venezia, per le sue straordinarie caratteristiche e bellezza; Milano, per la sua importanza come centro economico e finanziario; Firenze, per la sua importanza storica e artistica; Bologna, per letteratura e cultura. Con il passare del tempo, iniziava a cambiare anche lo scopo del viaggio, inglobando, oltre a scopi commerciali e religiosi, anche motivi culturali ed artistici. Infatti, in principio non veniva posta molta attenzione al paesaggio o alle opere d’arte, poiché i viaggiatori si concentravano sulla parte finanziaria, producendo quindi libri contabili o le cosiddette raccolte di mirabilia, in cui si potevano trattare le straordinarie e meravigliose cose ed eventi tanto cercate dagli uomini medievali.

Di conseguenza, la letteratura di rilievo che conosciamo al giorno d’oggi si è sviluppata solamente dopo il XVII-XVIII secolo, quando l’interesse dei viaggiatori si è spostato anche verso le lettere, l’arte e la cultura. La nobiltà, specialmente Britannica e Nord-Europea in generale, iniziò a considerare il viaggio attraverso l’Europa come un buon modo per completare la propria educazione: l’Italia, in particolare, diventò meta prediletta di un viaggio chiamato Grand Tour.

Il Grand Tour poteva durare per un periodo di tempo variabile, da poche settimane fino ad arrivare anche a molti mesi, rendendolo un tipo di formazione sostenibile solo da famiglie benestanti. La sua prima funzione era dare ai giovani la necessaria esperienza del mondo, della politica e dell’arte non solo del loro paese natale, ma anche dei paesi vicini.

“Un uomo che non è stato in Italia, è sempre cosciente di inferiorità, dal suo non aver visto quello che ci si aspetta un uomo dovrebbe vedere”.

Diceva Samuel Johnson, rendendo chiara l’importanza della cultura, della bellezza e dell’arte italiana nell’educazione degli uomini.

Perché l’Italia?

Per il suo passato Romano, visibile grazie agli antichi monumenti, come il Colosseo a Roma. Per le bellezze naturali come il Vesuvio a Napoli. Per le meraviglie tipiche di Venezia. Per i luoghi storici dell’istruzione come Bologna. Per l’unione di arte e cultura, come in Sicilia.

E oggi?

L’Italia, come i suoi visitatori e le sue tradizioni, è cambiata profondamente nel corso dei secoli, ma rimane ancora uno dei maggiori luoghi turistici. È simbolo di cultura, essendo la patria di alcune delle università più antiche del mondo. Bologna, per esempio, è conosciuta come la prima università ad aver introdotto il concetto moderno ed universalmente utilizzato, di università.

Rimane anche un simbolo di arte, poiché i capolavori artistici sono disseminati lungo tutta la lunghezza della penisola, sia nei musei che all’aria aperta. È simbolo di storia, con gli antichi monumenti costruiti nel passato da Romani e Greci.

Le sue bellezze naturali risplendono tutt’ora anche nei giorni più bui: la Toscana, con le sue infinite distese rurali e la gentilezza e ospitalità dei suoi abitanti. Il sud Italia, con le sue viste mozzafiato e il clima mite. Roma, un museo a cielo aperto. E Venezia, con i suoi canali e la sua magica atmosfera.

Per non parlare del cibo, della moda, del commercio, con Milano come centro finanziario. E molte altre ragioni.

GSO si trova in un’antica cittadina di epoca Romana chiamata Oderzo (Opitergium nell’antichità), disseminata di storia in ogni suo angolo. Il campus dista solo un’ora da Venezia ed è ben collegato alle principali mete attrattive d’Italia.